14 gennaio 2012

più profumati dei fiori


- Orsù - disse Yanez un po' contrariato da quel silenzio. - Parla, che significa quel vestito da soldato che ti dà l'aria di una giacca rossa bell'e buona e quel volto truce? Ti è accaduta disgrazia?
- Disgrazia! - esclamò Sandokan con voce rauca. - Ma ignori adunque che dei miei uomini non rimane che il malese Giro Batoë? Ignori adunque che tutti sono caduti pugnando sulle coste di Labuan, dove io non sono sfuggito che per un miracolo di sovrumana energia. Senti, Yanez, ho una palla nel corpo, una palla delle giacche rosse, e ho del fuoco che serpeggia nelle vene, e che sale fino al cervello, sino al punto di farmi quasi impazzire!
- Battuto! Tu... la Tigre della Malesia! È impossibile! È impossibile! Tu vuoi burlarmi Sandokan.
- Sì, Yanez, sì, mi hanno battuto, mi hanno vinto e per di più la Tigre fu ferita! Buon per loro, che la ferita che vomitava sangue l'hanno curata colle loro mani, ma in cambio di ciò, m'hanno stregato. Capisci, Yanez? Il mio equipaggio fu sterminato, e io, io sono stregato!...
Il pirata fece scorrere con gesto convulso una seggiola accanto a quella poco prima occupata dal Portoghese, e dopo di aver vuotato l'un dietro l'altro parecchi bicchieri ripieni di wisky come cercasse calmare l'ira che l'assaliva, terribile ira che spesso cangiava in un
94tremendo delirio, con voce rotta o animata, rauca o sibilante, stridula o ruggente, alternando gesti violenti e imprecazioni, raccontò filo per filo l'assalto del prahos mercantile, il combattimento col piroscafo, l'abbordaggio nel momento che il proprio legno affondava, la ferita, le sofferenze, e la guarigione. Ma quando venne a parlare della Perla di Labuan, tutta la sua ira, con gran sorpresa del Portoghese, sfumò. La sua voce, poco prima rauca e quasi ruggente, prese allora un altro tono diventando dolce, accarezzevole, appassionata.
Decantò con slancio poetico le bellezze della lady, parlò di quegli occhi grandi, dolci, melanconici, azzurri come l'acqua del mare e che lo aveano commosso, parlò di quei capelli lunghi, più biondi dell'oro, più fini della seta, più profumati dei fiori, parlò di quella voce incomparabile, angelica, che aveva trovato un eco delizioso nella profondità del suo cuore scuotendone le fibre d'acciaio e di quelle mani che sapevano trar dalla mandola quei suoni sì dolci, che lo avevano affascinato, che lo avevano incantato.
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da Emilio Salgari, La Tigre della Malesia, 1884-86
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